Palermo (martedì, 18 febbraio 2025) — La convenzione tra il Comune di Palermo e la società Palermo FC per la gestione dello stadio Renzo Barbera è ancora in fase di bozza, ma ha già suscitato numerose critiche. Secondo i termini attuali, il canone annuale che la società sportiva dovrà versare nelle casse comunali subirà un robusto incremento, passando dal valore attuale di centosettantaduemila euro – importo ridotto durante il periodo pandemico e mai aggiornato successivamente – a circa seicento mila euro annui.
Di Mirko Aglianò
Tale somma includerà l’utilizzo, tra gli altri, dello stadio, del “Pallone”, degli spazi antistanti lo Stadio delle Palme e del parcheggio. Inoltre, la società calcistica sarà tenuta al pagamento del Canone Unico Patrimoniale (CUP) per la pubblicità, in sostituzione del precedente meccanismo di compartecipazione agli utili.
La concessione avrà una durata complessiva di ottant’anni. Nel caso in cui il Comune non disponga delle risorse necessarie per la manutenzione straordinaria dell’impianto, i relativi interventi saranno a carico della società rosanero, che potrà detrarne i costi dal canone dovuto. In prospettiva, sono previsti lavori per un totale di diciotto milioni di euro, di cui quasi tre già eseguiti o in corso di realizzazione da parte del Palermo FC, sebbene tali investimenti non siano stati ancora ufficialmente riconosciuti dall’amministrazione comunale.
La bozza della convenzione ha suscitato perplessità tra i consiglieri comunali del gruppo Oso, Giulia Argiroffi e Ugo Forello, che hanno espresso forti critiche attraverso una nota congiunta. “Le condizioni delineate risultano esclusivamente vantaggiose per la società calcistica. Si riscontrano interventi già effettuati senza una preventiva accettazione da parte del Comune e senza la necessaria trasparenza, come se si trattasse di una sorta di sanatoria. Inoltre, vi è una gestione approssimativa delle concessioni pubblicitarie, una libertà eccessiva nell’utilizzo e nei subaffitti degli spazi, nonché una contraddittoria previsione di interventi di manutenzione straordinaria, nonostante la convenzione stessa preveda un piano complessivo di riqualificazione dell’impianto”, affermano Argiroffi e Forello.
I consiglieri sottolineano, inoltre, l’assenza di un progetto dettagliato sulla destinazione futura dello stadio Renzo Barbera e delle aree limitrofe. “Senza un piano chiaro e definito – proseguono – non è possibile formulare valutazioni adeguate né garantire certezze ai cittadini. L’amministrazione comunale, invece di esigere immediatamente il progetto, come promesso più volte dalla società, propone una concessione che concede tre anni per la presentazione del piano e addirittura quindici anni per l’esecuzione dei lavori. Questo approccio – concludono Argiroffi e Forello – comporta il rischio concreto che, fino al 2044, Palermo non possa disporre di un impianto sportivo adeguato, come meriterebbe una città con una grande tradizione calcistica e un forte legame con il proprio stadio”.
Tag: Palermo, politica Last modified: Febbraio 18, 2025