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Si chiama Pizzo Mondello ma non è a Palermo: il monte in Sicilia

Palermo ( sabato, 5 aprile) – Tra effetti speciali, scorci suggestivi e cultura geologica, custodiamo un tesoro dal valore inestimabile. Un pezzo di Sicilia unico e raro. Vi ci portiamo.

di Marika Ballarò

Pizzo Mondello, il monte geologico Bivona oltre la storia! Natura e geologia sono le alternative alla bellezza del piccolo comune. Uscendo fuori dal contesto cittadino, il territorio conquista i palati fini degli escursionisti. Per coloro che decidono d’immergersi in un ambiente ricco di caratteristiche, i percorsi alternativi non mancano.

Tra questi figura Pizzo Mondello (da non confondere con la bellissima spiaggia palermitana. Abbandonato l’asfalto, sono le trazzere a regalarci squarci panoramici interessanti.

Sin da subito si avverte l’esigenza di un distacco profondo dalla normalità. Tra “mannari” e agricoltori presi dal lavoro, il percorso si inoltra verso le coltivazioni di pesche.

Gli alberi infiorati sono “arricchiti” dai suoni incessanti degli uccellini che popolano la zona. Il “trio delle meraviglie” è completato dalla presenza di corsi d’acqua. “Lu scrusciu” è parte integrante di un’area, quella bivonese, che grazie alle ricche sorgenti permette ai coltivatori diretti di portare avanti il settore agricolo.

I saliscendi sono vere e proprie manne dal cielo, si può rifiatare nei momenti di massima difficoltà. Prossimi a un bivio, si svolta a destra e inizia una lunga salita che ci dà la possibilità di osservare da lontano quello che, alla lunga, sarà il “vero” motivo dell’escursione: Pizzo Mondello.

Durante la camminata incontriamo un giovane allevatore che descrive con poche parole l’intero ambiente. “Le campagne di Bivona sono speciali. L’acqua è pura e ci permette di andare avanti.

E poi abbiamo la montagna sacra. La surgiva u nni fa mancari mai la materia prima”. A circa 200/300 metri di distanza, ecco – di fronte a noi – il rilievo nella sua bellezza struggente.

Pizzo Mondello ricade nella catena montuosa dei Sicani. Sovrasta parte del territorio circostante con le sue “protuberanze particolari”.

Grazie agli studi delle Università di Palermo, Padova, Perugia e Milano, il monte è stato candidato a GSSP (Global Stratigraphic Section and Point) del Norico.

Gli approfondimenti hanno definito questa montagna uno spartiacque (passaggio) tra il piano Carnico e quello, appunto, Norico. Questi rappresentano intervalli geologici del Triassico.

Gli studi magnetostratigrafici, biostratigrafici, chemostatografici e sedimentologici hanno evidenziato che il suddetto (monte) è l’unico al mondo dove è possibile osservare il passaggio stratigrafico. Inoltre, lo studio dell’apparato roccioso ha dato alla luce una serie di gruppi fossiliferi: i Conodonti, i bivalvi e gli Ammonoidi.

Sono in ballo almeno 200/300 milioni di anni del pianeta. Un risultato sensazionale che erge, semmai ce ne fosse il bisogno, la bontà del territorio siciliano. In questo contesto fanno la parte dei protagonisti sia la flora che la fauna.

Infatti, sono state riscontrate delle specie endemiche come: il cardoncello siciliano, il giaggiolo siciliano, la Camomilla delle Madonie e il garofano rupicolo. Anche gli animali hanno trovato terreno fertile.

Il falco pellegrino, il gheppio, il gatto selvatico, la volpe, la donnola, la martora e la vipera potrebbero essere compagni di viaggio! Il momento è di quelli che meritano scatti infiniti.

La cima è posta a 1152 m.s.l.m., mentre la valle del torrente Acque Bianche è il contorno perfetto. Quei milioni di anni si fanno sentire, a stento tratteniamo l’emozione di essere catapultati indietro nel tempo. Tocchiamo con mano le ere geologiche. Circondati da colori puri, è un susseguirsi di emozioni “al naturale”.

Le acque limpidissime disegnano un itinerario imperfetto. Piccoli affioramenti rocciosi provano a ostacolarne il passaggio, non riuscendoci. Gli orizzonti offrono immagini pungenti verso il Monte delle Rose e l’entroterra agrigentino; tra i più suggestivi dell’intera isola.

E poi, chi decidesse di raggiungere il Pizzo San Matteo, può proseguire alla sua destra grazie a un sentiero della forestale (Zona A). Esausti dall’esperienza, Pizzo Mondello manda segnali importanti ai singoli curiosi.

Tra effetti speciali, ritorno al passato e cultura geologica, custodiamo un tesoro dal valore inestimabile. Un pezzo di Sicilia unico e raro!

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Last modified: Aprile 5, 2025
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