Palermo (sabato, 22 febbraio 2025) — Un poliziotto penitenziario in servizio al carcere Ucciardone di Palermo è stato improvvisamente colto da malore ed è stato ricoverato in ospedale. A rendere nota la vicenda è stato il sindacato Cnpp Spp, che ha colto l’occasione per denunciare le difficili condizioni in cui operano quotidianamente gli agenti, sottoposti a elevati livelli di stress e privi di adeguati strumenti per far fronte alle criticità della struttura.
Di Mirko Aglianò
“Sono stati inascoltati i campanelli d’allarme sistematicamente segnalati da anni – ha dichiarato il segretario nazionale del Cnpp, Maurizio Mezzatesta –. In serata, un assistente capo coordinatore di 50 anni ha improvvisamente accusato un malore mentre era in servizio alla settima sezione del vecchio carcere borbonico di Palermo. Solo il tempestivo intervento del personale sanitario ha permesso di prestargli le prime cure, in attesa dell’arrivo del 118”.
Secondo il sindacato, la situazione all’interno dell’istituto penitenziario sarebbe ormai insostenibile, con un numero ridotto di agenti chiamati a garantire la sicurezza senza il supporto di tecnologie adeguate. “Il carcere Ucciardone continua ad assicurare la sicurezza dell’istituto con pochissimi uomini e donne della polizia penitenziaria, che con alta professionalità cercano in ogni modo di contrastare le falle del sistema carcerario. Le ultime retate nel capoluogo siciliano hanno evidenziato il dilagante fenomeno dell’introduzione di telefonini e sostanze stupefacenti. È necessario schermare gli istituti con strumenti idonei e adottare misure di sicurezza più incisive, come l’impiego dell’esercito nella vigilanza esterna delle strutture carcerarie”, ha aggiunto Mezzatesta.
Il sindacato ha inoltre posto l’accento sull’eccessivo carico di lavoro cui sono sottoposti gli agenti, con turni straordinari ben oltre le trentasei ore settimanali previste dal contratto nazionale. “Da anni, il personale è costretto a operare in condizioni di estrema difficoltà, spesso con turni straordinari sproporzionati e senza adeguate risorse. Un altro problema critico è rappresentato dalla presenza di detenuti con disturbi psichiatrici, che dovrebbero scontare la pena nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) e che, invece, continuano a creare disordini, aggressioni e atti di autolesionismo”, ha sottolineato il segretario nazionale del Cnpp.
Gli episodi di violenza nei confronti del personale continuano a essere frequenti. “Lunedì, un ispettore coordinatore del reparto colloqui è stato aggredito verbalmente e fisicamente per futili motivi da un detenuto italiano. Ieri, un altro agente è stato aggredito semplicemente per aver fatto rispettare una disposizione di servizio. La situazione è ormai insostenibile”, ha concluso Mezzatesta.
Il Cnpp Spp ha espresso piena solidarietà al personale di polizia penitenziaria, augurando una pronta guarigione all’assistente capo coordinatore attualmente ricoverato per accertamenti. Il sindacato rinnova il proprio appello alle istituzioni affinché vengano adottate misure urgenti per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti e garantire la sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Febbraio 22, 2025