PALERMO (domenica 27 ottobre 2024) – Un fiume di persone ha invaso ieri le strade di Palermo in un corteo per la pace che ha unito il capoluogo siciliano a sei altre città italiane nella mobilitazione nazionale contro guerre e riarmo. Da piazza Croci a piazza Verdi, di fronte al teatro Massimo, una folla variegata di cittadini, studenti, rappresentanti sindacali e politici ha espresso un messaggio forte e chiaro: basta conflitti, sì a una politica di pace e disarmo.
di Monia Settimi
Dietro gli striscioni colorati e gli slogan potenti, il corteo è stato animato da realtà come Europe for Peace, la Rete Italiana Pace Disarmo e la Fondazione PerugiAssisi, tutte impegnate a diffondere una cultura di pace e a chiedere soluzioni diplomatiche alle crisi globali. “Una conferenza ONU per i diritti e la giustizia internazionale!” si leggeva sui manifesti, che chiedono anche il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’autodeterminazione dei popoli oppressi.
Tra le richieste più urgenti dei manifestanti: l’opposizione al riarmo, il rifiuto di un aumento delle spese militari e uno stop alla produzione e diffusione di armi nucleari, con un appello particolare all’Italia e all’Unione Europea per una politica estera di cooperazione, giustizia e sicurezza comune.
“Uniti per un mondo senza guerre” è stata la voce di Palermo, che ha portato in piazza un gran numero di cittadini pronti a chiedere un futuro di pace, lontano dall’ombra delle armi e delle divisioni.
Last modified: Ottobre 28, 2024