Palermo: Sciopero dei metalmeccanici davanti alla sede di Sicindustria

Palermo 13 dicembre 2024 – Stamattina, centinaia di metalmeccanici palermitani si sono radunati davanti alla sede di Sicindustria in via XX Settembre per uno sciopero di otto ore, indetto a livello nazionale da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. La protesta, che interessa lavoratori in tutta Italia, mira a riaprire il confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Industria Metalmeccanica, attualmente in stallo dopo la chiusura delle trattative da parte di Federmeccanica e Assistal.

Di Mirko Aglianò

I sindacati lamentano il blocco delle negoziazioni, sottolineando che la piattaforma presentata e approvata dal 98% dei lavoratori è stata respinta senza un reale confronto. Francesco Foti (Fiom-Cgil Palermo e Sicilia): “È inammissibile che Federmeccanica abbia chiuso la trattativa. Chiediamo la riapertura del dialogo e la discussione della piattaforma che rappresenta la voce dei lavoratori.” Dello stesso avviso anche Antonio Nobile (Fim-Cisl Palermo Trapani): “Non è mai successo che la controparte presentasse una contro-piattaforma, di fatto interrompendo il dialogo. Sono stati buttati via sei mesi di lavoro.” Giovanni Gerbino (Uilm Palermo) invece si concentra sulle necessità dei dipendenti: “I lavoratori chiedono più salario e meno ore di lavoro per tutelare l’occupazione, specialmente alla luce delle nuove metodologie lavorative.”

Il Contratto Nazionale dell’Industria Metalmeccanica riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori in Italia, rendendolo uno dei più significativi nel panorama nazionale. I metalmeccanici italiani chiedono aumenti salariali, in un settore dove si registra il salario più basso d’Europa, ma anche la riduzione delle ore di lavoro, per migliorare le condizioni lavorative e favorire un’occupazione più inclusiva.

Lo sciopero a Palermo è parte di una mobilitazione più ampia, con manifestazioni già svolte in altre città e ulteriori appuntamenti previsti tra dicembre e gennaio. L’obiettivo è fare pressione su Federmeccanica per riaprire il tavolo delle trattative, garantendo la dignità e i diritti dei lavoratori metalmeccanici.