Palermo, retata antidroga: scoperto il lusso kitsch del capo dell’organizzazione

Palermo 11 dicembre 2024 – La Guardia di Finanza di Palermo ha smantellato una rete di traffico di cocaina che operava tra Palermo e Reggio Calabria, portando all’arresto di otto persone. Tra gli arrestati spicca il nome di Fabio Santangelo, 46 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione, insieme al nipote Domenico Mazza, 26 anni, e altri membri, tra cui palermitani e reggini.

Di Mirko Aglianò

L’indagine ha ricostruito un traffico mensile di almeno 15 chili di cocaina, destinata al mercato palermitano, per un giro d’affari stimato intorno ai 10 milioni di euro all’anno. Nel corso delle perquisizioni, gli investigatori hanno trovato nell’appartamento di Fabio Santangelo un arredamento che rifletteva uno stile di vita eccessivo e ostentato. Tra gli oggetti rinvenuti un trono d’oro e porpora, al posto della tradizionale poltrona da scrivania, un quadro di Al Pacino nei panni di Tony Montana, protagonista di Scarface, che Santangelo sembrava idolatrare. Inoltre sono state rinvenutoe anche pistole placcate in oro, insieme a un leone d’oro e d’argento e un quadro rappresentante l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Questo lusso kitsch e vistoso, ispirato ai film gangster, confermava l’immagine di un capo che si rifaceva al mondo criminale hollywoodiano.

Oltre a Santangelo e Mazza, gli arrestati sono:
Carmelo Pizzuto, 48 anni
Domenico Grigoli, 25 anni
Salvatore Zora, 33 anni
Saverio Zoccoli, 40 anni (di Reggio Calabria)
Pasqualino Minutolo, 55 anni (di Reggio Calabria)
Francesco Raveda, 28 anni (di Reggio Calabria)

L’operazione ha messo in luce un accordo tra l’organizzazione di Santangelo e gruppi calabresi per garantire un flusso costante di cocaina verso Palermo, destinata a diverse piazze di spaccio. Questa retata rappresenta un importante risultato nella lotta al narcotraffico, colpendo al cuore una rete ben strutturata e con ramificazioni interregionali. L’arresto di Santangelo, simbolo di un crimine organizzato che cerca di legittimarsi con un’immagine potente e ostentata, segna un passo avanti per la giustizia e la sicurezza del territorio.