Palermo (29 novembre 2024) – Una nuova giornata di tensione a Palermo, dove i lavoratori del Coime hanno manifestato contro l’ennesimo rinvio dell’adeguamento pensionistico. La protesta, organizzata in collaborazione con i sindacati Fillea, Filca e Feneal, ha visto un’occupazione pacifica di una stanza di Palazzo Galletti, sede istituzionale del Comune, durata alcune ore.
Di Mirko Aglianò
I lavoratori, ormai esasperati, hanno deciso di ricorrere a forme di protesta più forti dopo mesi di silenzi. La situazione ha raggiunto momenti di preoccupazione quando uno degli operai, presente al presidio, ha accusato un malore, richiedendo l’intervento di un’ambulanza. «Nonostante l’accaduto, nessuno dal Comune si è presentato per verificare le condizioni del nostro collega», hanno denunciato i rappresentanti sindacali. Secondo Piero Ceraulo, Filippo Ancona e Totò Puleo, segretari rispettivamente di Fillea, Filca e Feneal, il comportamento del Comune è inaccettabile: «Un atteggiamento irrispettoso verso chi ha servito il Comune per decenni. I lavoratori sono costretti a forme estreme di protesta per vedere riconosciuti i loro diritti. Continueremo fino a ottenere risposte certe».
La protesta è scattata dopo una lettera inviata dai sindacati a metà novembre al Comune di Palermo, in cui veniva richiesto un incontro per discutere l’adeguamento pensionistico in seguito a una nota dell’Inps. Nessuna risposta è però arrivata, costringendo i lavoratori a prendere l’iniziativa. Durante la giornata, l’unico rappresentante del Comune incontrato dai sindacati è stato il capo di gabinetto, Pollicita, che ha confermato la fondatezza delle richieste. Tuttavia, ha ribadito che solo il sindaco Roberto Lagalla può prendere decisioni.
«Dopo ore di protesta, Lagalla ci ha comunicato che ci riceverà l’11 dicembre», ha dichiarato Ceraulo. «Temiamo però che sia un altro tentativo di prendere tempo. Per questo manterremo un presidio in via del IV aprile fino a quella data». La situazione riflette il clima di tensione che continua a crescere a Palermo, dove i lavoratori del Coime chiedono non solo il rispetto dei loro diritti, ma anche un dialogo diretto con le istituzioni. L’occupazione pacifica è il segno di una battaglia che non accenna a fermarsi fino a che non verranno prese decisioni concrete.
Tag: Palermo, politica Last modified: Novembre 29, 2024