Palermo (venerdì, 21 febbraio 2025) — Dopo oltre due mesi trascorsi nel reparto di ostetricia dell’ospedale Buccheri La Ferla, il neonato nato lo scorso dicembre in un cantiere edile e abbandonato dalla madre ha finalmente trovato una famiglia affidataria.
Di Mirko Aglianò
La sua storia aveva commosso molti, scatenando una gara di solidarietà. Tuttavia, a causa di un ritardo burocratico tra il Tribunale per i Minorenni e i servizi sociali comunali, il piccolo è rimasto ricoverato in ospedale per settimane, accudito esclusivamente dal personale sanitario. A sollevare il caso è stato il Telegiornale Regionale Sicilia, che ha riportato l’anomalia del prolungato ricovero. Solo dopo i servizi televisivi, i servizi sociali del Comune di Palermo sono intervenuti, prelevando il neonato e affidandolo a una famiglia.
Il bimbo era nato in condizioni drammatiche: la madre lo aveva partorito in strada, tra cartoni e lamiere, in un giaciglio di fortuna, per poi abbandonarlo in ospedale e scomparire. Dopo due giorni, la Procura per i Minorenni di Palermo aveva richiesto e ottenuto dal tribunale la dichiarazione di adottabilità del piccolo, ma le procedure si sono protratte a lungo. Uno dei motivi del ritardo è stata la difficoltà nel trovare una struttura di accoglienza adeguata, dato che i posti disponibili per neonati così piccoli sono limitati.
“C’è stata una fitta interlocuzione tra il Tribunale e i servizi sociali – ha spiegato Rosi Pennino, assessore comunale ai Servizi Sociali –. È da un mese che stiamo lavorando per l’adozione. Siamo certi che presto il bambino troverà una famiglia definitiva che lo accoglierà con tutto l’affetto necessario”. L’affidamento rappresenta un primo passo verso un futuro più sereno per il neonato, in attesa che le procedure di adozione si concludano e possa finalmente trovare una casa stabile.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Febbraio 21, 2025