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Palermo, corteo studentesco: “Investire nella scuola e fermare l’emorragia di giovani”

Manifestazione-studenti-Palermo

Palermo (15 novembre 2024) – Questa mattina, il Coordinamento Studenti Palermitani è sceso in piazza in occasione della Giornata internazionale degli studenti, portando le problematiche scolastiche al centro dell’attenzione pubblica.

Di Mirko Aglianò

Il corteo, partito da piazza Verdi, ha attraversato il centro cittadino per raggiungere Palazzo Comitini, dove una delegazione è stata ricevuta dai rappresentanti della Città Metropolitana. Tra le richieste principali, investimenti nell’edilizia scolastica, il miglioramento degli spazi e delle risorse educative, e la garanzia del diritto allo studio. Gli striscioni e i cori hanno puntato il dito contro la condizione delle scuole siciliane. “Basta scuole fatiscenti” e “Pretendiamo investimenti” sono stati alcuni degli slogan gridati dagli studenti, che denunciano anni di tagli all’istruzione pubblica e il continuo abbandono della Sicilia da parte dei giovani.

“Studiare in Sicilia significa farlo con la consapevolezza che i soffitti potrebbero crollare, che almeno una volta l’anno evacueremo le aule per infiltrazioni d’acqua e che dovremo seguire le lezioni con coperte portate da casa,” ha dichiarato Carola Aliotta, rappresentante del Gioeni-Trabia. “Qui manca tutto, dalle tecnologie come LIM e computer agli spazi adeguati. Intanto, al Nord Italia tutto questo è garantito.” Alessandro Bianchi, studente del liceo artistico Almeyda, ha evidenziato un tema più ampio: la fuga dalla Sicilia. “Dal 2000 al 2020, 222 mila siciliani hanno lasciato questa terra, e il ritmo è ancora di 10 mila emigrati all’anno. Come possiamo restare qui, se si vedono solo tagli e nessun investimento?”

Il corteo non si è limitato a denunciare le difficoltà quotidiane degli studenti, ma ha anche richiamato l’attenzione sul fenomeno dello spopolamento. I giovani siciliani chiedono di poter studiare e costruirsi un futuro senza essere costretti a emigrare. La mobilitazione di oggi punta a sollecitare interventi concreti da parte delle istituzioni locali e nazionali, per un’istruzione pubblica che torni a essere un diritto garantito a tutti, senza disparità territoriali.

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Tag: , Last modified: Novembre 15, 2024
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