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Palermo capitale italiana dei nomadi digitali: startup e innovazione trainano il Sud

Palermo

PALERMO 24 gennaio 2025 – Palermo è diventata la città italiana più attrattiva per i nomadi digitali, secondo l’Executive Nomad Index 2024, posizionandosi al 22° posto a livello globale. Questo risultato si accompagna a una crescita del 3,7% delle startup innovative in città tra il 2023 e il 2024, mentre nel resto d’Italia il settore ha registrato un calo del 7%. Anche l’occupazione è aumentata del 6,9%, oltre quattro volte la media nazionale.

Di Mirko Aglianò

Clima, affitti bassi e cultura innovativa.
Secondo gli esperti, il capoluogo siciliano attrae professionisti da remoto per il suo clima, il costo competitivo degli affitti e una rigenerazione culturale ed economica favorita da investimenti pubblici e privati. «Palermo sta diventando un ecosistema fertile per le startup – afferma Danilo Orlando di Savills – grazie alla combinazione di costi accessibili e opportunità crescenti».

Un evento chiave per l’ecosistema locale è stata la Mediterranean Startup World Cup, che ha riunito a Palermo 80 startupper e investitori internazionali provenienti da 22 Paesi, con un portafoglio complessivo di 3,5 milioni di dollari. La competizione ha messo in luce talenti come un team italiano che sviluppa materiali ad alte prestazioni per il settore automobilistico. Tra i protagonisti di questo fermento c’è Francesco Cracolici, palermitano e fondatore di Nomadic Minds, che ha contribuito a collegare investitori e innovatori in città. Cracolici evidenzia che Palermo, pur accogliendo un migliaio di nomadi digitali, sta sviluppando un “effetto Silicon Valley”, un network di sviluppatori e innovatori che potrebbe avere un impatto duraturo.

Gaetano Fausto Esposito, direttore del Centro Studi Tagliacarne, sottolinea che Palermo, insieme a città come Catania e Bari, rappresenta un segnale di vitalità per il Meridione. Dopo la pandemia, il Sud ha beneficiato della ripresa del turismo e della manifattura. Tuttavia, il numero di startup innovative in Italia resta basso, circa 12.000, indicando un settore ancora in crescita. Secondo Esposito, il consolidamento del Sud come motore economico del Paese dipende da tre fattori chiave: investimenti infrastrutturali, soprattutto in porti e logistica; sostegno alle manifatture vocazionali, come agroalimentare, aerospazio e automotive; infine efficientamento della pubblica amministrazione, per migliorare il “capitale sociale” che lega economia e società.
Pur trovando difficile parlare di un Sud “locomotiva d’Italia”, i segnali positivi che emergono da Palermo e altre città meridionali dimostrano che il cambiamento è possibile e che il Sud potrebbe giocare un ruolo più rilevante nel futuro economico del Paese.

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Tag: , Last modified: Gennaio 24, 2025
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