Palermo 2 dicembre 2024 – La quinta sezione del Tribunale di Palermo ha disposto gli arresti domiciliari per Emanuele Prestifilippo, 53 anni, accusato di appartenere alla famiglia mafiosa di Ciaculli-Croce Verde Giardini. L’uomo, coinvolto nell’operazione Stirpe, era accusato di gestire le mediazioni con provvigioni e la distribuzione dell’acqua per conto del clan.
Di Mirko Aglianò
La misura è stata concessa in seguito a una serie di perizie mediche che hanno certificato l’incompatibilità del suo stato di salute con la detenzione in carcere. La difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Castronovo e Carmelo Ferrara, aveva presentato istanza per ottenere i domiciliari proprio sulla base delle condizioni fisiche del loro assistito. Prestifilippo era stato arrestato durante l’operazione Stirpe, che aveva svelato il controllo del clan mafioso sulla distribuzione di risorse come l’acqua, oltre a una serie di altre attività illecite. La decisione di concedergli i domiciliari, seppur per motivi di salute, potrebbe suscitare polemiche per la delicatezza del caso e il suo ruolo presunto all’interno dell’organizzazione criminale.
La giustizia continua a monitorare la situazione, anche alla luce della gravità delle accuse mosse contro di lui.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Dicembre 2, 2024