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Natale a casa per Raffaele Galatolo: il boss dell’Acquasanta in permesso premio

Palermo 2 gennaio 2025 – Vacanze di Natale e Capodanno nel quartiere dell’Acquasanta per Raffaele Galatolo, storico killer della mafia palermitana e fedelissimo di Totò Riina. Il 74enne boss, condannato all’ergastolo per omicidi e traffico di droga, è tornato nella sua città grazie a un permesso premio concesso dal tribunale di sorveglianza di Napoli, suscitando aspre polemiche.

Di Mirko Aglianò

Per la Procura di Palermo, Galatolo resta un mafioso pericoloso, uno degli ultimi custodi dei segreti di Cosa Nostra. Tuttavia, i giudici napoletani lo considerano un detenuto modello, tanto da autorizzarne il rientro nella sua terra natale per la seconda volta in pochi mesi. Era già tornato in autunno e ora, dal 24 dicembre al 4 gennaio, sta trascorrendo le festività nella città dove un tempo seminava il terrore.

Raffaele Galatolo è legato a una delle pagine più oscure della mafia siciliana. La “camera della morte” di vicolo Pipitone, luogo simbolo delle esecuzioni ordinate da Riina, era anche il centro di incontri tra mafiosi e pezzi deviati dello Stato. Segreti che Galatolo non ha mai rivelato, alimentando il timore che conservi ancora un “tesoro” di informazioni e beni mai sequestrati.

La scarcerazione temporanea di Galatolo non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, la lista degli ex boss tornati in libertà si è allungata, con figure di spicco come Gaetano Savoca e Michele Micalizzi, alcuni dei quali già rientrati in carcere per nuove accuse. Il rischio è che la presenza di vecchi protagonisti della guerra di mafia possa riaccendere antichi rancori e dare il via a nuove violenze.

Nonostante il permesso premio, gli inquirenti continuano a monitorare l’ambiente attorno a Galatolo. Una intercettazione del 2017, in cui il figlio Angelo parlava con altri mafiosi, lascia intendere che i conflitti interni alla mafia non siano mai del tutto sopiti. “Mio padre ha l’ergastolo, voi che cosa avete?” diceva Angelo, evocando dispute su proprietà e affari.

L’uscita temporanea di Raffaele Galatolo dal carcere solleva interrogativi sulla valutazione della sua pericolosità e sull’opportunità di concedere tali permessi a chi, come lui, non ha mai collaborato con la giustizia. Resta da chiedersi se il prezzo da pagare per la riabilitazione di un detenuto modello possa mettere a rischio la sicurezza di una città che fatica ancora a liberarsi delle ombre del suo passato mafioso.

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Tag: , Last modified: Gennaio 2, 2025
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