Palermo 5 gennaio 2025 – Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato le ordinanze di custodia cautelare per Pietro Centonze e Giuseppe Prenci, arrestati lo scorso 16 dicembre nell’ambito di un’operazione antimafia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) nelle aree di Marsala e Mazara del Vallo. La decisione è stata presa per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.
Di Mirko Aglianò
Il primo, Pietro Centonze, cinquantaseienne di Marsala e già condannato nel 2005 a due anni e mezzo per favoreggiamento mafioso aggravato per aver agevolato la latitanza dei fratelli Giacomo e Tommaso Amato, boss marsalesi attualmente all’ergastolo. A suo carico risulta una condanna precedente nel 1995 a un anno e sette mesi per estorsione e ricettazione in concorso; era detenuto in carcere prima della revoca della misura cautelare. Giuseppe Prenci ,27 anni di Mazara del Vallo, era agli arresti domiciliari fino alla decisione del Riesame.
L’operazione antimafia mirava a smantellare il controllo di Cosa Nostra sulle aree rurali del versante sud del Trapanese, tra Mazara del Vallo e Castelvetrano. Tra le accuse contestate: Episodi di turbativa d’asta durante una vendita giudiziaria presso il Tribunale di Marsala e influenza mafiosa sulla gestione del territorio e delle attività economiche rurali. Il Tribunale del Riesame ha recentemente revocato altre misure cautelari, tra le quali figurano quelle di: Giancarlo Nicolò Angileri (60 anni, imprenditore agricolo di Marsala) e Lorenzo Buscaino (63 anni, Mazara del Vallo).
La decisione del Tribunale del Riesame, pur rappresentando un passo indietro nelle misure cautelari, non chiude l’indagine. L’operazione ha portato a smantellare una rete di controllo mafioso nel territorio e resta un’importante azione contro l’influenza di Cosa Nostra nelle aree rurali del Trapanese.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Gennaio 5, 2025