Scritto da 9:53 am Palermo, Cronaca, Top News

Le strade di Palermo urlano di rabbia per Sara e Ilaria: “Ci vogliamo vive”

Palermo (venerdì, 4 aprile 2025) – L’8 aprile sarà organizzata alle 18 un’assemblea cittadina allo Stato Brado (piazzetta Resuttano). Non una di meno Palermo: “La rabbia brucia perchè è da anni che ribadiamo che la violenza di genere è un problema sistemico, che va sradicato alla radice, con l’educazione e non con le pene, ma nulla viene fatto”

di Marika Ballarò

“Per Sara e Ilaria, per tutte. Educazione sessuo-affettiva subito. Ci vogliamo vive”. E’ questa la frase che campeggia in alcune strade del centro e in piazza Vergogna. Non una di meno Palermo urla tutto il suo sdegno e la sua preoccupazione per i femminicidi degli scorsi giorni: “La rabbia resta e brucia, perché le nostre sorelle Sara Campanella e Ilaria Sula dovrebbero essere vive tra noi – dicono in una nota – La rabbia brucia ancora perchè invece sono state uccise per mano di uno Stato che non si interessa se siamo vive o morte. La rabbia brucia per tutte le sorelle che non ci sono più, anche per quelle che non fanno notizia.

La rabbia brucia perchè è da anni che ribadiamo che la violenza di genere è un problema sistemico, che va sradicato alla radice, con l’educazione e non con le pene, ma nulla viene fatto. Del solo reato di femminicidio, del vostro giustizialismo, dei vostri ergastoli, non ce ne facciamo niente da morte”.

La nota di Non una di meno Palermo prosegue così: “La rabbia brucia perchè gli strumenti per restare vive e felici ce li abbiamo, ve li abbiamo spiegati ma non vogliono essere utilizzati. Continuiamo a chiedere un’educazione sessuo affettiva nelle scuole e nei nostri spazi, di formazione e di lavoro, un’educazione transfemminista che possa cambiare le nostre vite, ma nulla viene attuato.

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La rabbia brucia ancora perché dopo Giulia, dopo che tutta Italia ha chiesto dei cambiamenti precisi, nulla è stato fatto, anzi è stato ostacolato qualsiasi miglioramento nel nostro sistema educativo. La rabbia brucia perchè Valditara e il governo hanno dimostrato materialmente di non interessarsi alle nostre vite, che stiamo meglio morte piuttosto che educare gli uomini di domani.
La rabbia brucia perchè all’ennesimo femminicidio ci vengono fatte sempre le stesse domande, la stampa e le istituzioni continuano a reiterare una narrazione violenta e di vittimizzazione secondaria. Siamo stanche di sentirci dire “non si era accorta del pericolo”, quando siete voi che avete creato e giustificato quel pericolo”.

Giorno 8 alle 18 allo Stato Brado (piazzetta Resuttano) la comunità transfemminista si riunirà in un’assemblea lanciata da Non una di meno Palermo: “Urge affrontare collettivamente la cosa, organizzarci per elaborare comunitariamente la rabbia”, concludono nella nota.

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Last modified: Aprile 4, 2025
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