Palermo ( lunedì, 7 aprile 2025) – La preside del Rinaldini, prova a ridimensionare quanto accaduto davanti alla Casa museo Pino Puglisi: “L’episodio è stato irrilevante, nessuno si è sentito in pericolo. Non è giusto denigrare la Sicilia”. Il docente accompagnatore: “Fatto non così eclatante, tornerei subito nell’Isola”.
di Marika Ballarò
“Non è stata affatto una gita choc. Gli studenti non sono stati minacciati, l’episodio è stato irrilevante e non è giusto che Palermo e la Sicilia siano oggetto di una campagna denigratoria”. La dirigente scolastica Angelica Baione del liceo Rinaldini di Ancona ci tiene a ricostruire a verità dei fatti” su quanto accaduto venerdì scorso davanti alla casa museo di Padre Pino Puglisi, a Brancaccio la scolaresca in viaggio d’istruzione nell’isola.
I 117 studenti dell’istituto marchigiano sono rientrati ieri e oggi sono tornati tra i banchi. “Sono tutti molto sereni, nessuno choc, nessun fuggi fuggi, anzi i ragazzi portano con loro il ricordo di una visita a una terra meravigliosa”, precisa subito la preside. La professoressa Baione venerdì scorso è stata tempestata dalle chiamate dopo che è stata riportata la notizia delle presunte minacce al gruppo dei liceali di Ancona. “Ho subito chiamato i docenti accompagnatori e mi hanno assicurato che non c’era nulla di cui preoccuparsi”, aggiunge la dirigente. “Da Brancaccio è stato chiesto l’intervento della polizia e noi ringraziamo la questura che è rimasta costantemente in contatto con noi per assicurarsi che tutto fosse sotto controllo. Ma credo che quello del quartiere più che altro sia un grido di aiuto, una richiesta alle istituzioni a occuparsi dell’emergenza sociale. Sono sicura però che padre Puglisi non avrebbe stigmatizzato così questa faccenda”, conclude la preside.
Last modified: Aprile 7, 2025