Palermo ( lunedì, 7 aprile 2025) – Il prossimo 13 aprile, in occasione del suo cinquantanovesimo compleanno, l’associazione ricorderà il poliziotto scomparso nel 2010: “Ci ritroveremo nel ricordo di Mario, per rendergli questo sentito momento di gratitudine, senza formalità e con chi con lui ha condiviso una parte della propria vita e del proprio lavoro”.
di Marika Ballarò
Il prossimo 13 aprile, in occasione del suo cinquantanovesimo compleanno, Addiopizzo ricorderà Mario Bignone. Lo farà alle 10.30 nella sua sede di via Lincoln 131, un bene confiscato alla mafia, inaugurato nel 2010 e intitolato dall’associazione proprio al dirigente della polizia morto a soli 44 anni a Palermo il 21 luglio 2010. Alla presenza della moglie Giovanna Geraci, dei colleghi e degli amici, lo ricorderanno i rappresentanti di Addiopizzo, Maurizio Calvino, questore di Palermo, e Maurizio de Lucia, Procuratore della Repubblica del capoluogo siciliano, che con Mario hanno condiviso un pezzo di vita e di strada professionale. A Mario Bignone dobbiamo molto per la legittimazione e il ruolo che ha sempre riconosciuto ad Addiopizzo.
Da Addiopizzo dicono: “Mario Bignone non è stato, infatti, soltanto un poliziotto dalle eccellenti qualità, che ha servito lo Stato e dato un contributo importante nella lotta a Cosa nostra. Mario fu il primo funzionario di polizia, quando era alla sezione Criminalità Organizzata di Palermo, ad aprirci, nel lontano 2006, il proprio ufficio e a iniziare quel rapporto di collaborazione che stimolò per la prima volta il fenomeno delle denunce degli imprenditori e dei commercianti contro il racket delle estorsioni. Un pioniere per la visione e la capacità di includere e coinvolgere cittadini e tessuto sociale, avendo cura delle relazioni oltre i ruoli, nel terreno della prevenzione e del contrasto al racket delle estorsioni e a Cosa Nostra. Per tutto questo ci ritroveremo nel ricordo di Mario, per rendergli questo sentito momento di gratitudine, senza formalità e con chi con lui ha condiviso una parte della propria vita e del proprio lavoro”.
Bignone, napoletano, entrò nei ruoli della polizia nel novembre del 1990 come allievo vice ispettore e venne assegnato, al termine del corso di formazione, alla Squadra mobile della questura di Napoli; qui, alla Sezione Omicidi, svolse numerose indagini nei confronti soprattutto della cosiddetta “alleanza di Secondigliano”, conseguendo risultati di straordinaria rilevanza, inclusa la cattura di latitanti di grande pericolosità, tanto da essere promosso, nel 1999, per meriti straordinari alla qualifica di Ispettore Superiore.
Nel 2002, divenuto vicecommissario, venne poi assegnato alla Squadra mobile della Questura di Palermo, dove ha svolto i compiti prima di funzionario addetto alla Sezione criminalità organizzata e poi di dirigente della Sezione Catturandi, anche qui portando a termine importanti operazioni contro “Cosa nostra” e catturando, in prima persona, latitanti di assoluto rilievo, al punto da essere promosso una seconda volta per meriti straordinari, alla qualifica di primo dirigente.
Last modified: Aprile 7, 2025