Scritto da 9:34 am Palermo, Attualità, Top News

Da Palermo a Catania in carrozzina, la sfida dell’influencer disabile che spopola sui social: “Sarà una passeggiata”

Palermo ( sabato, 26 aprile 2025) – Si chiama Mattia Vernengo, ha 22 anni, ed è in sedia a rotelle da quando è nato. Tutto è iniziato una notte per gioco, quando insieme al suo personal trainer ha raggiunto la spiaggia di Mondello partendo dal Politeama: “La mia condizione è un’opportunità: se la sai sfruttare ti può cambiare la vita… in meglio”. Già pronta la tabella di marcia.

di Marika Ballarò

successo tutto in una notte. Alle 4 del mattino appuntamento al Politeama con il suo personal trainer per un’impresa “normale” che ha il gusto dell’epico: percorrere in carrozzina il tragitto dal centro di Palermo alla spiaggia di Mondello. Così 10 chilometri dopo Mattia Vernengo, nato con una paralisi flaccida agli arti inferiori, da sempre in sedia a rotelle, ha vinto la sfida con se stesso. Influencer a tempo pieno, motivatore, creatore di contenuti e presenza costante tra le strade della sua città, ha deciso di trasformare la sua disabilità in un punto di partenza, non d’arrivo.

Un viaggio durato circa due ore, reso possibile da settimane di allenamento intenso e dedizione. “Un anno fa ero demotivato – racconta a PalermoToday -. Ora, dopo quasi un mese in palestra, mi sento più forte, più creativo, con più voglia di fare”. Nonostante la fatica e le difficoltà – come la scelta del percorso lontano da strade poco accessibili e cani randagi – Mattia non si è mai tirato indietro. “È stata più una passeggiata che una sfida, mi sono divertito un sacco. Avevo con me anche un videomaker per documentare tutto”. 

Ed è solo l’inizio. Perché tra giugno e luglio, con il caldo che accende la Sicilia, Mattia affronterà un’impresa ancora più grande: andare da Palermo a Catania in carrozzina. Secondo la tabella di marcia dovrebbe metterci dai 7 ai 10 giorni di viaggio, facendo delle soste per dormire e mangiare. “Immagino tappe di almeno 30 chilometri al giorno ma senza correre, dalle 6 del mattino alle 20 di sera. Basterà una settimana? Penso di sì. Dipende tutto dalla stanchezza, ma se è come una passeggiata ce la faccio”, dice sorridendo.

l corpo come motore, la mente come guida: è questo il suo mantra. E intanto dal suo profilo social , dove si definisce “il disabile più figo di Instagram”, posta video motivazionali alternati a quelli di trazioni, panca, pulley o dips: allenamenti duri a cui lo sottopone il suo personal trainer Salvatore Virzì. “Mi alleno per stare meglio, per superare i miei limiti. Ma è anche una questione mentale. La palestra mi ha cambiato dentro. Vivo la vita con leggerezza e ironia”. 

Coi suoi quasi 110 mila follower è diventato un simbolo per i tanti ragazzi con disabilità. Lo fermano per strada, lo ringraziano, chiedono un selfie con lui, gli scrivono messaggi commoventi. Uno su tutti? “Una mamma mi ha detto che suo figlio, disabile, quando mi vede si emoziona. Dice che sono un grande e che sogna di incontrarmi. Sono cose che ti segnano. Sapere che riesco a rendere migliore o a spronare chi vive la mia stessa condizione mi rende orgoglioso. Sui social sto creando anche un personaggio, è vero. Ma dietro c’è sempre la mia vita, che è autentica e sincera”.

Condividi la notizia:
Last modified: Aprile 26, 2025
Close