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Da Catania a Palermo alla ricerca di soldi e gioielli, anziane nel mirino: arrestati due finti carabinieri

Palermo ( venerdì, 11 aprile 2025) – In manette due uomini di 36 e 47 anni che avrebbero convinto una donna corleonese a consegnare loro tutto ciò che aveva di valore per liberare un familiare finito nei guai per un incidente stradale mai avvenuto. Sono stati bloccati a Prizzi con oro e pietre preziose per 20 mila euro.

di Marika Ballarò

Erano stati visti mentre si aggiravano per le strade del paese, tra gli sguardi insospettiti delle persone che avevano subito notato la presenza di due sconosciuti con accento catanese che sembravano avere cattive intenzioni. I carabinieri hanno arrestato a Prizzi due catanesi di 36 e 47 anni, sorpresi con oro e pietre preziose del valore di 20 mila euro e accusati di truffa aggravata ed estorsione ai danni di anziani. Secondo quanto ricostruito avrebbero convinto una donna a consegnare tutto ciò che aveva di valore per salvare un familiare coinvolto in un un grave incidente di fatto mai avvenuto.

Le indagini dei militari delle Compagnie di Lercara Friddi e Corleone sono state avviate dopo la segnalazione fatta da un’anziana che, convinta di aiutare un suo caro a uscire dai guai, aveva consegnato ai due presunti truffatori contanti e gioielli salvo rendersi conto solo dopo che si trattava di una truffa. La donna avrebbe quindi chiamato il 112 fornendo una puntuale descrizione dei due “carabinieri” e della macchina da loro utilizzata. L’allarme è stato diramato a tutte le pattuglie dell’Arma impegnate nei controlli sul territorio, permettendo ai carabinieri di Prizzi di individuare l’auto descritta.

“Alla guida c’era un uomo, in sosta a pochi metri di distanza dalla abitazione di un’altra potenziale anziana vittima. Dopo pochi istanti di osservazione – spiegano dal Comando provinciale – i carabinieri hanno notato un secondo uomo raggiungere a piedi la macchina con in mano un involucro e hanno deciso di procedere con un controllo. Entrambi, apparsi nervosi, non hanno saputo giustificare la loro presenza a Prizzi e sono stati trovati in possesso di monili in oro e pietre preziose per un valore di circa 20 mila euro, provento di un’altra truffa commessa pochi istanti prima”.

Anche in quel caso, come poi ricostruito dagli investigatori, i finti carabinieri avrebbero contattato telefonicamente la vittima chiedendo la consegna di soldi e preziosi a titolo di cauzione per la liberazione del figlio che sarebbe stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale che aveva coinvolto una donna in stato di gravidanza. Per il 36enne e il 47enne indagati si sono aperte le porte del carcere di Termini Imerese. Il gip ha convalidato l’arresto dei due disponendo per loro gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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Last modified: Aprile 11, 2025
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