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Cgil e Uil in piazza a Palermo: “Siamo 10 mila per cambiare la manovra di bilancio”

CGIL

Palermo (29 novembre 2024) – Un mare di lavoratori e cittadini ha invaso oggi le strade di Palermo per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil, con un corteo che, secondo gli organizzatori, ha visto la partecipazione di circa 10 mila persone. La manifestazione, partita da piazza Croci, ha percorso le vie della città per concludersi in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, simbolo culturale della città.

Di Mirko Aglianò

In testa al corteo c’erano Alfio Mannino, segretario regionale della Cgil, Luisella Lionti, segretaria regionale della Uil, ed Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo della Uil. Il tema centrale della mobilitazione, sintetizzato nello slogan “Cambiare la manovra di bilancio”, richiama la richiesta di una politica economica più equa e inclusiva, con un forte richiamo al rispetto dei diritti dei lavoratori. Tra i partecipanti alla manifestazione si sono visti volti noti della politica siciliana: Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del M5S, la senatrice del Movimento 5 Stelle Dolores Bevilacqua e Antonello Cracolici, presidente della commissione parlamentare Antimafia all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), in rappresentanza del Partito Democratico.

Gli striscioni e i cartelli della protesta hanno sottolineato il malcontento generale nei confronti delle politiche del governo. Tra i più emblematici, una caricatura del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini paragonato a Cetto La Qualunque, il personaggio satirico simbolo del qualunquismo. “Come nel film Qualunquemente, Salvini precetta tutto e di più, compreso mandare a mare gli immigrati. Oggi il popolo dice no alle dittature e sì alla democrazia”, ha dichiarato Nicola Barone, lavoratore della Uil, spiegando il messaggio di uno dei cartelli.

Allo sciopero hanno aderito lavoratori provenienti da vari settori chiave dell’economia siciliana: dall’anello ferroviario di Palermo a Fincantieri, passando per le grandi catene come Eurospin e Zara, fino alle aziende industriali come Isab e Sasol a Siracusa e Lamail a Messina. Presenti anche dipendenti di aziende agricole, cooperative e società di servizi, a testimonianza della portata trasversale delle rivendicazioni. I sindacati chiedono una revisione profonda della manovra economica, che tenga conto delle necessità di lavoratori, pensionati e famiglie, proponendo interventi concreti su salari, occupazione e welfare.

La protesta di oggi si inserisce in un più ampio quadro di mobilitazioni nazionali, segno di una crescente insoddisfazione verso le politiche economiche e sociali del governo. Palermo ha mostrato, ancora una volta, il suo spirito combattivo, dando voce a chi chiede un cambiamento reale e tangibile.

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Tag: , Last modified: Novembre 29, 2024
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