Palermo, (26 novembre 2024) – Ennesimo episodio di violenza negli ospedali italiani. Una dottoressa di 39 anni, in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, è stata aggredita da un paziente con un pugno al volto. L’uomo, un quarantenne già in cura presso il servizio per le tossicodipendenze, è stato fermato grazie al tempestivo intervento di una guardia giurata, prima di essere identificato dai carabinieri e denunciato per lesioni e minacce a pubblico ufficiale.
Di Mirko Aglianò
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si trovava in ospedale dalla notte precedente. La situazione è degenerata quando i medici gli hanno proposto una consulenza psichiatrica: a quel punto, l’aggressore ha iniziato a inveire contro la dottoressa, minacciandola di morte e cercando di colpirla con ripetuti pugni. Grazie alla prontezza della guardia giurata in servizio, i colpi più gravi sono stati evitati, e l’uomo è stato immobilizzato fino all’arrivo di una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri. La direzione sanitaria dell’ospedale ha deciso di sporgere denuncia, condannando l’accaduto e ribadendo la necessità di proteggere il personale sanitario.
Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di aggressioni contro operatori sanitari, fenomeno che colpisce soprattutto le donne. Come evidenziato in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, due vittime su tre di episodi di violenza sul lavoro sono donne, a conferma di una tendenza allarmante. Secondo le organizzazioni di categoria, il personale sanitario si trova sempre più spesso esposto a situazioni di rischio, aggravate dalla pressione crescente su pronto soccorso e ospedali. “Servono misure di sicurezza più stringenti e un maggiore sostegno per chi lavora in prima linea,” ha dichiarato un rappresentante dell’ordine dei medici di Palermo.
L’aggressione ha suscitato indignazione da parte della comunità medica e delle istituzioni. La direzione dell’ospedale ha espresso solidarietà alla dottoressa aggredita e al personale coinvolto, rinnovando l’appello per un rafforzamento della presenza di forze dell’ordine e guardie giurate negli ospedali. Questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza del personale sanitario e sulla necessità di protocolli più efficaci per gestire i pazienti con problematiche psichiatriche o comportamentali. Intanto, la dottoressa, visibilmente scossa, ha ricevuto le prime cure ed è stata dimessa con una prognosi di pochi giorni.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Novembre 26, 2024