PALERMO (martedì 4 febbraio 2025) – All’Istituto Comprensivo Rita Borsellino del quartiere Kalsa, la democrazia si impara sui banchi di scuola. Un gruppo di alunni di quarta elementare ha proposto di rivedere l’obbligo del grembiule, sollevando una questione che ha spinto la preside a indire un vero e proprio referendum: saranno gli studenti stessi a decidere se mantenere o abolire la regola.
Tutto è iniziato in una giornata insolitamente calda per la stagione. Alcuni bambini, sentendosi accaldati e scomodi nei loro grembiuli, hanno scritto una lettera alla presidenza, chiedendo di poter rinunciare all’indumento, almeno nei periodi più caldi. Ma la loro protesta non si è fermata alla questione della comodità: i giovani studenti hanno posto anche un principio di libertà e identità individuale. Se la scuola insegna a valorizzare le diversità, perché imporre un’uniformità che soffoca l’espressione personale?
L’iniziativa ha trovato terreno fertile tra gli insegnanti, che l’hanno trasformata in una lezione di cittadinanza attiva. La dirigente scolastica ha colto l’occasione per coinvolgere tutti gli alunni in una votazione, spiegando il valore del dibattito democratico e della partecipazione collettiva. Come riportato da La Repubblica, il referendum sarà aperto a tutti gli studenti, che potranno esprimere il loro voto su una questione che li riguarda direttamente.
L’uso del grembiule è una consuetudine che risale a oltre un secolo fa, nata per uniformare gli studenti ed evitare discriminazioni basate sull’abbigliamento. Tuttavia, negli ultimi anni, il dibattito sulla sua utilità si è riacceso, con opinioni divergenti tra chi lo considera un simbolo di uguaglianza e chi lo vede come un’imposizione superata. Qualunque sia l’esito del voto, una cosa è certa: gli alunni dell’Istituto Rita Borsellino stanno imparando che le regole possono essere discusse, che il confronto è fondamentale e che la loro voce conta.
Di Mirko Aglianò
Tag: Attualità, Palermo Last modified: Febbraio 4, 2025