Scritto da 8:23 pm Palermo, Attualità, Top News

Palermo: i bus elettrici fermi rappresentano una spesa di 700 euro al giorno

PALERMO 27 gennaio 2025 – Immobili, inutilizzati e costosi. È questa la paradossale situazione dei 35 autobus elettrici acquistati dall’Amat, che dal mese di luglio sono parcheggiati in un’area esterna della Me.Si. srl di Carini, azienda specializzata in veicoli industriali. Gli autobus, consegnati mesi fa, non possono circolare per la mancanza delle necessarie stazioni di ricarica, e nel frattempo stanno generando un costo significativo per la città: 700 euro al giorno solo per il loro ricovero.

Di Mirko Aglianò

Secondo quanto previsto dalle intese contrattuali, l’Amat ha goduto di un deposito gratuito per i primi 90 giorni. Tuttavia, a partire da ottobre, per ogni giorno di permanenza è previsto un costo di 20 euro a veicolo, pari a un totale di 21 mila euro al mese. Ad oggi, i mezzi restano inutilizzati, esposti alle intemperie e al rischio di deterioramento, senza aver percorso neppure un metro sulle strade cittadine.

L’ironia sulla vicenda non manca: autobus elettrici acquistati per modernizzare il trasporto pubblico sono attualmente fermi a causa della mancanza delle infrastrutture necessarie, con il rischio che, prima ancora di entrare in funzione, necessitino di manutenzione per danni causati dall’esposizione prolungata all’acqua e al sole. Dall’Amat, la replica sottolinea un problema ormai noto: «Non abbiamo le piattaforme di rifornimento. Senza queste strutture, tenerli nei nostri depositi rischierebbe di danneggiarli ulteriormente». Una giustificazione che però non placa le polemiche.

I cittadini, intanto, si interrogano sul significato di un investimento così importante – non solo economico, ma anche simbolico – che rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione mancata. I bus elettrici rappresentano una risposta concreta alla necessità di ridurre le emissioni e migliorare il trasporto pubblico, ma la mancata pianificazione delle infrastrutture necessarie rischia di vanificare tutto. Le stazioni di ricarica, indispensabili per la messa in funzione dei mezzi, non sono ancora state realizzate, e non è chiaro quando saranno pronte. Nel frattempo, i costi di parcheggio si accumulano, gravando ulteriormente sul bilancio pubblico e alimentando il malcontento della cittadinanza.

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Tag: , Last modified: Gennaio 27, 2025
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