Palermo 13 dicembre 2024 – Emergono nuovi dettagli sul locale Theo Trattoria, dove lavorava Mimma Faia, la giovane di 38 anni tragicamente scomparsa a causa di una scarica elettrica. Dalle verifiche effettuate, il ristorante non solo non rispettava le norme di sicurezza, ma non possedeva nemmeno le licenze necessarie per operare.
Di Mirko Aglianò
La documentazione analizzata dagli uffici del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) aveva già evidenziato numerose carenze a partire da aprile. Nello specifico:
Mancanza di spogliatoi e bagni per i dipendenti.
Insufficienza dei servizi sanitari per i clienti.
Difformità tra la planimetria catastale e quella presentata nella Scia.
Assenza di indicazioni sul possesso dei requisiti di sorvegliabilità dei locali.
Questi elementi hanno portato i dirigenti comunali a respingere la richiesta di licenze per l’attività di ristorazione. Nonostante la mancanza di autorizzazioni, la trattoria ha continuato a funzionare fino al giorno della tragedia. Gli uffici del SUAP avevano chiaramente stabilito che i titolari non avrebbero potuto “proseguire o avviare l’attività dichiarata.” Tuttavia, il locale è rimasto aperto, ignorando le prescrizioni normative.
Dopo il fatale incidente che ha colpito Mimma Faia, la polizia ha sequestrato la cucina per svolgere accertamenti. Le indagini ora puntano a chiarire eventuali responsabilità, sia in termini di sicurezza sul lavoro sia per quanto riguarda la decisione di mantenere operativo un locale privo delle necessarie autorizzazioni. Questa vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle verifiche e sulla prevenzione dei rischi in contesti lavorativi, soprattutto nel settore della ristorazione.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Dicembre 13, 2024