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Palermo ricorda Biagio e Giuditta, travolti per errore dalla scorta di Borsellino

Biagio-e-Giuditta

Palermo (25 novembre 2024) – Ricorre il 39° anniversario della tragica scomparsa di Biagio Siciliano e Maria Giuditta Milella, studenti del liceo Meli, che è stato commemorato con una serie di iniziative volte a preservare la memoria di questo drammatico evento. I due giovani, rispettivamente di quattordici e diciassette anni, persero la vita il 21 novembre 1984 in un incidente causato da un’auto di scorta ai magistrati Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta, in via Libertà, all’incrocio con piazza Croci.

Di Mirko Aglianò

Le iniziative di commemorazione vedranno la deposizione di una corona di fiori e un’immagine commemorativa; sul luogo dell’incidente, è stato allestito un piccolo memoriale per onorare i due giovani. L’evento, organizzato dalla commissione cultura dell’Ottava circoscrizione del Comune di Palermo, è stato realizzato in collaborazione con il centro studi Paolo e Rita Borsellino e il CNA. Tra i presenti Marcello Longo, presidente dell’Ottava circoscrizione; Antonello Cracolici, presidente della commissione parlamentare antimafia all’Ars; il giudice Leonardo Guarnotta e il magistrato Vittorio Teresi, infine si segnala anche la presenza di Vincenzo Siciliano, fratello di Biagio.

Vincenzo Siciliano ha condiviso il dolore della famiglia: “La morte di mio fratello fece capire che nessuno era immune al pericolo, nemmeno i giovani come noi.” Leonardo Guarnotta, ex membro del pool antimafia, ha rievocato il senso di colpa per gli eventi che portarono alla tragedia: “Se fossimo tornati un po’ più tardi a Palermo, forse tutto questo non sarebbe successo.” Mari Albanese, presidente della commissione cultura, ha ricordato la reazione di Borsellino, che capì subito la gravità dell’incidente, esclamando: “Non è un attentato, è una catastrofe.”

Il sindaco di Palermo ha definito Biagio e Giuditta “vittime di mafia”, evidenziando come il clima di tensione degli anni Ottanta abbia causato la tragedia: “Il loro sacrificio ha dato una spinta morale agli studenti, che hanno riconosciuto i responsabili di quella tragedia.” Durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso il Giardino della Memoria a Palermo, è stata posta anche una targa in ricordo di Lia Pipitone, assassinata su ordine del padre boss.

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Tag: , Last modified: Novembre 25, 2024
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