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Palermo, proteste per la parità di genere: sospesa la seduta dell’Ars

PALERMO (lunedì 21 ottobre 2024) – Continuano le tensioni all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) sul disegno di legge relativo agli enti locali. La seduta del 15 ottobre è stata sospesa per un’ora per mancanza di accordo tra maggioranza e opposizione. A distanza di una settimana, l’intesa resta difficile, nonostante il tentativo del presidente Gaetano Galvagno di sbloccare lo stallo con i capigruppo.

di Monia Settimi

La politica siciliana ha vissuto anche un altro momento di forte confronto. Prima dell’inizio dei lavori parlamentari, un gruppo di donne appartenenti al mondo politico si è radunato davanti a Palazzo dei Normanni per protestare contro l’assenza di una rappresentanza femminile adeguata nelle giunte comunali siciliane. Le manifestanti chiedono l’applicazione di una legge che garantisca almeno il 40% di presenza femminile nelle amministrazioni locali.

A guidare la protesta c’erano figure di spicco come Laura Boldrini, deputata del Pd, insieme ad altre esponenti della politica nazionale e regionale: Sara Ferrari, capogruppo Pd nella Commissione femminicidio, Antonella Forattini del Pd di Mantova e le deputate siciliane Marianna Caronia (Lega), Cleo Li Calzi (Pd), Giulia Argiroffi (Azione), Valentina Chinnici (Pd) e molte altre.

Durante la manifestazione, Ersilia Saverino, deputata regionale del Pd, ha sottolineato: «Non dovremmo neppure essere qui a discutere di questo tema. Esiste una legge da dieci anni, eppure in Sicilia non viene rispettata».

Laura Boldrini ha poi criticato duramente l’operato del governo regionale: «Mi chiedo perché tanto accanimento verso le donne. In una regione già segnata da una bassa occupazione femminile, ridurre ulteriormente la presenza delle donne nelle giunte comunali è un passo indietro».

Anche Marianna Caronia della Lega ha ribadito l’importanza della parità di genere: «La quota del 40% è un diritto imprescindibile e un elemento fondamentale per allinearci al resto del Paese».

La protesta ha visto la partecipazione anche di figure maschili della politica siciliana, tra cui il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, e il vicepresidente dell’Ars del M5S, Nuccio Di Paola. I manifestanti hanno chiesto che il voto finale sul disegno di legge sia palese e nominale, affinché ognuno possa esprimere chiaramente la propria posizione senza il ricorso al voto segreto.

Le esponenti del Pd, Sara Ferrari e Antonella Forattini, hanno concluso ribadendo che questa battaglia non riguarda solo la Sicilia: «Sosteniamo questa lotta per la dignità e i diritti di tutte le donne italiane. È un principio fondamentale che deve essere difeso in tutto il paese».

Ad oggi, il dibattito sul disegno di legge rimane aperto e la questione della parità di genere continua a essere al centro del confronto politico.

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Last modified: Ottobre 21, 2024
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